Ideatore: Jack Thorne, Stephen Graham
Regia: Philip Barantini
Anno: 2025
Produzione: Regno Unito
David Bordwell (Rochester, 23 luglio 1947 – Madison, 29 febbraio 2024), storico e teorico del cinema, identificò quattro capisaldi alla base di una critica costruttiva: appropriatezza, plausibilità, corrispondenza e originalità.
Partiamo da qui, con soli quattro Tweet.
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Appropriatezza: perché ne parliamo
Il tam-tam mediatico, il successo di pubblico, un tema scottante attualizzato ai tempi dei social, la scelta di un unico piano sequenza a puntata, almeno un paio di grandi interpretazioni, ma anche qualcosa di molto più sottile nella narrazione, che forse non si era ancora visto.
Plausibilità: valutare, essendo convincente
Trascinati dai piani sequenza, si sprofonda in una drammatica vicenda adolescenziale che procede per sottrazione e racconta solo ciò che gli adulti raccolgono: pezzi d’informazioni di un mondo oscuro, a tratti diabolico. E si diventa loro, inadeguati, frustrati e disarmati.
Corrispondenza: quali sono le prove
Ogni episodio è un pezzo di un puzzle misterioso, quattro quadri con performance attoriali che caricano il dramma. Il piano sequenza forza lo sguardo (sul volto del padre in centrale) o lo toglie (dal video dell’omicidio), e la decisione del ragazzo è una distante telefonata.
Originalità: differenziarsi
Il meccanismo di sottrazione frustra come le strategie hanekiane (Niente da nascondere, Il nastro bianco), ma in Adolescence con meno glacialità. Se in Haneke è una lama affilata da chirurgo, qui è un coltello robusto che sfonda il petto e lentamente squarcia la carne.