Regia: Peter Foott
Produzione: Irlanda
Anno: 2016
I read the news today, oh boy… eh, no, non so se ci siano proprio four thousand holes in Blackburn, Lancashire. Di sicuro c’è un carico di cocaina spiaggiato lungo le coste irlandesi. È questa la notizia (vera, anno 2007) che leggono Conor e Joke due ragazzi di Cork che amano gironzolare svagati lungo un’estate di quelle fatte di nulla. Aiuta la madre alla pescheria il primo. E quale idea migliore se non cercare di accaparrarsi l’agognato e ricco bottino prima che lo faccia qualcun altro o vada disperso per sempre? Una corsa contro il tempo su biciclette rubate, tallonati dall’integerrimo poliziotto locale si trasforma in una slapstick di inseguimento del gatto col topo. Superfluo dire che il cinema di oltremanica, irlandese in questo caso, pare avere un canale privilegiato nella narrazione di adolescenti, soprattutto se figli di un portato familiare non propriamente conforme alla tradizione, ma quasi sempre manchevole di un elemento, motivo per cui il genitore restante si fa carico doppio – con le dovute difficoltà e ovvie carenze in termini di tempo, affetto, attenzioni – per la sussistenza economica ed educativa del figlio/figli in questione. Non sfugge alla tradizione questa agrodolce commedia che sancisce una volta per tutte che l’amore, anche quando sbilenco, non canonico e a volte a fuor di convenzione, vince su tutto. Che le amicizie giovanili hanno una forza speciale che sembra in grado di spaccare il mondo. Da qualunque parte di mondo – anche la più fottuta – lo si guardi.